Vincere non è un opzione, è un imperativo categorico. Non vi sono altre possibilità nè per la Roma nè, soprattutto, per il suo contestato allenatore, Rudi Garcia. Gli amanti delle statistiche obietteranno che alla Roma, seconda con 5 punti, gli stessi del Bayern Leverkusen, avendo vinto negli scontri diretti coi tedeschi basti ottenere lo stesso risultato del Bayern, salvo la sconfitta che in tal caso passerebbe il Bate Borisov oggi ultimo con 4 punti. Insomma, se pareggia il Bayern, alla Roma basta il pareggio. Beh, non è del tutto vero, questa Roma deve vincere. Gli ultimi risultati hanno minato la credibilità della squadra e del suo mister, pareggio a Bologna con gol dell’ex Destro all’87° minuto, sconfitta perentoria in casa per 0-2 per mano della certo non trascendentale Atalanta, pareggio a Torino addirittura al 94°, roba che se le partite durassero 85 minuti senza recupero la Roma sarebbe ampiamente al vertice della classifica. La qual cosa cosa denota una mancanza di concentrazione che è sempre, a sua volta, sintomatica di mancanza di personalità. Una squadra forte e con personalità, una volta in vantaggio tiene la palla negli ultimi 5 minuti e non te la fa vedere, quel che non fa la Roma. Il tutto inframezzato dalla pessima recita di Barcelona, dove una Roma distratta dai risultati delle aspirine di Leverkusen s’è permessa una gita in Costa Brava, finendo seppellita da 6 reti che, con un po’ di mira in più nei pur forti attaccanti blaugrana, potevano essere 12. Una vergogna, e non è la prima, personalmente ritengo altrettanto umiliante finire sotto di 3 reti contro i bielorussi del Bate Borisov prima di rendersi conto che la partita fosse iniziata! E se a tutto ciò aggiungiamo che la Roma è, ad avviso personale dello scrivente, probabilmente la squadra con la rosa più forte e competitiva della serie A, soprattutto qualora dovessero tornare elementi come Totti, Castan e Strootman, per non dire di Salah e Gervinho, allora si capisce come si torni senz’altro al punto di partenza: vincere. Vincere e convincere. Ne va dell’autostima, della convinzione in se stessi, nella fiducia nei propri mezzi come nella stima della conduzione di Mr. Garcia. Il Bate Borisov è un’onesta e pugnace compagine bielorussa dura a morire, ma con limiti tecnici visibili, una squadra che non dovrebbe mai impensierire una compagine come la Roma, anche se all’andata i giallorossi hanno fatto sembrare dei fenomeni Hleb e soci. Una Roma consapevole di dover vincere e convincere è una Roma molto più forte degli avversari a cui senz’altro vanno i favori del nostro pronostico, riusciranno i giallorossi a concentrarsi per 90 minuti interi senza svaccare nel finale o in altre fasi di gioco. Riuscirà la Roma a non far sembrare dei fenomeni anche il tutt’altro che fenomenale attacco bielorusso, dopo aver preso 16 reti in 5 partite, oltre 3 a partita, una media da squadra scozzese della parte bassa del tabellone? Staremo a vedere. Noi ci puntiamo, a Garcia e soci non deluderci perchè sarebbe imperdonabile. L’uno è quotato poco.
Leggi tutti i pronostici di oggi