Gran bella partita, di quelle da cui si vedrà se i campioni in carica del Celtic siano destinati ad abdicare in favore del più concentrato Aberdeen, squadra meno distratta del Celtic dai vari impegni di coppa. Ad Hamilton il Celtic deve vincere, i punti di distacco dall’Aberdeen sono 4 e gli avversari hanno un turno nel complesso favorevole. I biancoverdi, lo ribadiamo, hanno le potenzialità per piagare qualsiasi avversario di campionato, devono solo crederci e volerlo. Se non vincono oggi, contro una avversaria quotata ma non imbattibile, rischiano grosso, rischiano che gli avversari prendano il largo. Hamilton quarto con 16 punti. Squadra imprevedibile e per molti versi indecifrabile, lo scorso anno ha lottato per il titolo fino a dicembre quando, con il 2015, ha deciso di non vincere più una partita quasi fino ad aprile finendo così nelle retrovie. Più regolare, si fa per dire, quest’anno, 3 le sconfitte, 5 le vittorie, 1 solo pareggio, 13 reti fatte e 10 subite. Il Celtic è secondo in classifica, e questo non è un dato di tutti i giorni, il fatto che sia secondo dico. Seconda invece, ed a 4 punti da un Aberdeen che, fino a domenica scorsa, quando è andato a prendere due pere ad Inverness, ha ampiamente meritato, tra l’altro battendo sul campo proprio i rivali biancoverdi. 23 reti fatte, tantissime, miglior attacco del campionato, 8 reti subite, troppe per gli standard dei cattolici di Edimburgo. Sconfitta 2-1 ad Aberdeen a metà settembre ha cercato e trovato un rabbioso riscatto ai danni del malcapitato Dundee Fc, travolto 6-0 al termine del primo set. Ma la vittoria roboante non ha ingannato nessuno, ed alla prova del nove v’è stato un pareggio casalingo a reti inviolate contro gli Hearts, risultato ottimo per gli ospiti e pessimo per il Celtic. Partita difficile dunque per i campioni di Scozia, se passano in vantaggio sapranno chiudersi e sfruttare le ripartenze, ma se dovesse passare prima l’Hamilton sarà abbastanza difficile per questo Celtic ribaltare il risultato. Prudenza quindi, il Celtic è più forte ma l’Hamilton non si sottovaluta così, senza rimetterci i soldi facilmente.
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