Posticipo della partite di sabato della Premier League: il sedicesimo turno del Manchester United si svolge a Bournemouth.
Momento molto delicato per Van Gaal&Co tanto che i soliti tabloid già si lanciano in ipotesi di avvicendamento sulla panchina dei “Red Devils”, con il nome di Carlo Ancelotti molto gettonato in caso di allontanamento del guru olandese. Fuori dalla Champions League in un girone certamente non di ferro e, insieme ai cugini del City (“mal comune mezzo gaudio…”), terzo in campionato, dove è reduce da due pareggi consecutivi: questo il bilancio, finora deludente, raccolto dallo United. Certamente, non è in linea con gli investimenti e con le aspettative della famiglia Glazer. Non basta una difesa d’acciaio (appena dieci gol incassati): è l’attacco che sta deludendo con solo venti reti realizzate. Il Bournemouth è una neopromossa e, come tale, recita il ruolo della squadra destinata a lottare fino alla fine per proseguire il sogno della massima serie anche il prossimo anno. I padroni di casa hanno, insieme al Newcastle, la peggior difesa del campionato con trenta reti subite, anche se, nell’ultimo turno, la porta difesa da Boruc è rimasta inviolata e, grazie ad una rete di Murray nel finale, i padroni di casa hanno inflitto l’ennesimo dispiacere al Chelsea di Mourinho. Lo United ha un solo risultato ma, visto il periodaccio, i tre punti non sono automatici.
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