Partita di grande interesse al Mestalla sabato sera tra i padroni di casa del Valencia, in crisi profonda, e l’Espanyol, reduce da un capitombolo interno con la Real Sociedad. Fischio di inizio alle ore 20:30.
13/02/2016, ore 20:30
Valencia - Espanyol
Sabato sera al Mestalla l’ambiente sarà particolarmente caldo. I tifosi del Valencia non stanno digerendo l’annata estremamente negativa della propria squadra, entrata in crisi profonda e all’asciutto di vittorie ormai da circa tre mesi. Potrebbe già concludersi – e mestamente – l’avventura di Garu Neville sulla panchina del Valencia. La società sta pensando proprio in queste ore di sostituire il tecnico inglese che, lo ricordiamo, poche giornate fa ha sostituito a sua volta NunoEspirito Santo. La partita di sabato rappresenta un crocevia fondamentale per i padroni di casa, obbligati a vincere per allontanare gli spettri di una possibile retrocessione che ad inizio campionato sembrava un’ipotesi assurda (se consideriamo l’alto potenziale della squadra). Reduci da un’ingloriosa sconfitta sul campo di Siviglia (sponda Betis) e priva di Siqueira infortunato (probabilmente non riesce a recuperare) e del suo naturale sostituto Gaya, appiedato dal Giudice sportivo, i valenciani devono necessariamente riscattarsi davanti ai propri tifosi. L’occasione è propizia dal momento che l’Espanyol non vive un momento di forma buono e anche sotto il profilo psicologico i catalani sono messi male (dopo il 5a0 subito in casa ad opera della Real Sociedad). Peraltro, gli ospiti raramente indovinano una partita in trasferta (5 sconfitte consecutive nelle ultime 5 partite effettuate), subiscono valanghe di goal e avrebbero anche loro vitale necessità di ottenere almeno un punto in ottica salvezza. Noi vediamo favoriti i padroni di casa per vari motivi. Anzitutto, per il grande divario esistente tra le due formazioni e per la qualità dei giocatori valenciani (si pensi a Parejo, Negredo, Abdennour etc.). Poi perché l’Espanyol, a nostro avviso, se non inverte l’attuale trend, quest’anno rischia molto.
"Bene gerendo agimus"